L'uccello in chiesa

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Poesiola Coronense
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Poesiola Coronense


Era Fiorile e un povero uccelletto
Ferito dalla fionda di un bimbetto
Andò per riposare l’ala offesa
Sulla finestra aperta di una chiesa.

Dalle tendine del confessionale
il vescovo intravide l'animale
ma, pressato da molti peccatori
che pentirsi dovean dei loro errori
rinchiuse le tendine immantinente
e si rimise a confessar la gente.

Mentre in ginocchio oppur stando a sedere
diceva ogni fedele le preghiere,
Una donna, notato l’uccelletto
Lo prese al caldo e se lo mise al petto.

Ad un tratto improvviso un cinguettio
ruppe il silenzio: cìo, cìo, cìo, cìo.

Rise qualcuno, e il Vescovo a quel rumore
Il ruolo abbandonò di confessore
E scuro in viso peggio della pece
Si arrampicò sul pulpito e poi fece:
“Fratelli, chi ha l’uccello per favore
Esca fuori dal tempio del signore”.

I maschi, un po’ stupiti a tal parole
Lenti si accinsero ad alzar le suole
Ma il vescovo a quell’errore madornale
“Fermi” gridò “mi sono espresso male!!
Rientrate tutti e statemi a sentire:
Solo chi ha preso l’uccello deve uscire!”.

A testa bassa e le preghiere in mano
100 donne si alzarono pian piano
Ma mentre loro se ne andavano di fora
il vescovo strillò“sbagliate ancora,
rientrate tutte quante figlie amate
io non volevo dir quello che pensate!!

Poi riprese; "Già dissi e torno a dire
che chi ha preso l'uccello deve uscire.
Ma mi rivolgo, a voce chiara e tesa,
soltato a chi l'uccello ha preso in chiesa!"

Finì la frase e nello stesso istante
le sacerdotesse si alzarono tutte quante
e con il volto pieno di mestizia
lasciavano la casa di Letizia.

“Oh santo Canuto” esclamò il prete
Sorelle orsù rientrate e state quiete,
poichè voglio concludere, o signori,
la serie degli equivoci ed errori;
perciò, senza rumori, piano piano,
esca soltato chi ha l'uccello in mano".

Una fanciulla con il fidanzato,
ch'eran nascosti in un angolo appartato
dentro una cappelletta laterale,
poco mancò che si sentisser male.
Quindi lei sussurrò col viso smorto
"che ti dicevo, hai visto? Se n'è
accorto!".

Autore
Ceccherella Stracciabecchi